La mia esperienza di psichiatra, per trenta anni nei servizi psichiatrici pubblici, si è caratterizzata nella ricerca di valori psicodinamici e ora scelgo il prof Borgna, fenomenologo, per esprimere quelli che sono anche i miei convincimenti, quelli sulla cui base ho cercato di svolgere i miei compiti. Eugenio Borgna, nato nel 1930, è psichiatra, saggista ed accademico. Primario del manicomio di Novara, già nei primi anni ’60 ha adottato metodi di cura incentrati sul dialogo e l’ascolto. Ha aderito e collaborato attivamente alla rivoluzione basagliana. Nell’ultimo testo, intitolato I GRANDI PENSIERI VENGONO DAL CUORE. EDUCARE ALL’ASCOLTO, scrive dell’ “ intelligenza del cuore” , per intuire l’indicibile. Ha cercato di comunicare anche a studenti liceali cosa sia realmente la “follia” e quanta umanità in essa sia contenuta; scrive n ella speranza che chi eventualmente incontra questa sofferenza, in sé o negli altri, non ne abbia troppa paura e abbia il coragg
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Il nostro gruppo di ricerca, che sta raccogliendo delle interviste sul tema dello stigma verso la patologia mentale, ha affrontato molti temi e ha scelto il libro di Eugenio Borgna per un approfondimento. I Suo testo “I grandi pensieri vengono dal cuore . Educare all’ascolto”, pubblicato quest’anno da Raffaello Cortina Editore, è stato per noi oggetto di studio e ne abbiamo apprezzato molto il contenuto; abbiamo scelto alcuni piccoli brani, che abbiamo intessuto in più discorsi a tema, qui riportati, sperando sia comprensibile ed utile. Ne è stata fatta una elaborazione originale che vogliamo qui offrire a chi si avvicina a queste tematiche, nell’auspicio di aiutare più persone possibile a conoscere le “parole” e i “silenzi”, a volte di grande valore poetico, (seguendo l’impostazione di E. Borgna) adatte ad incontrare la sofferenza psichica. Con la nostra affettuosa stima ringraziamo il prof Eugenio Borgna e la casa editrice Raffaello Cortina
Sottogruppo stigma frasi significative
Frasi venute fuori parlando in gruppo della sofferenza mentale La cosa più brutta nella sofferenza è l’indifferenza degli altri: la sofferenza del non essere capito E’ molto triste l’abbandono da parte della famiglia, forse per paura e non conoscenza. Famiglia vera vuol dire che nessuno viene abbandonato. Il rapporto con la famiglia è centrale per un aiuto durante la sofferenza. Ci sono problemi sia con la famiglia che a scuola per mancanza di dialogo. Solitudine e isolamento fanno male. Ero sola con la mia gatta. Per lei sono stata costretta ad uscire. Mio fratello non riusciva ad accettare la malattia. Non si dava pace, non accettava la malattia e la situazione, ne era scioccato. Mi servirebbe un lavoro per autonomia finanziaria. E’ importante conoscere e riconoscere quando si sta male, non aver paura di curarsi e di prendere farmaci quando necessario. Insegnare a scuola la psicologia. E’ grave la mancanza di informazione nella scuola, nelle istituzioni e nei “media”. Ci
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