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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Pensieri...

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E allora ecco i miei pensieri……. Cosa fare di fronte a persone sofferenti? Mettersi in gioco con umiltà, mettendo in conto che si può fallire, accettando pure di sbagliare strada e di rimetterla in discussione se non porta risultati o se addirittura può essere controproducente, cercare di non avere troppi programmi da manuali diagnostici, tenere soprattutto conto delle differenze di ogni persona sofferente, alla sensibilità e personalità di ognuno, ai propri sintomi, alle proprie paure e difficoltà. Non restare ancorati ai propri schemi di riferimento ma focalizzarsi sull’altro e sulle sue capacità, fare emergere le risorse di ognuno, dalle più semplici e banali a quelle più complesse, aprire la strada all’incontro e allo scambio costruttivo seppur estremamente faticoso e incerto tra emozioni forti e contrastanti. Una considerazione che ho sempre fatto è quella di considerare il proprio medico (psichiatra o psicologo) come una persona che comunque è costretta, con la sofferenza

Elogio alla follia. Una grande poetessa: Alda Merini.

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“Sono una piccola ape furibonda.  Mi piace cambiare di colore.  Mi piace di cambiare di misura” . Ciò che ha reso celebre la poesia di Alda Merini è stata la sua capacità di esplorare il dolore dall’interno, dolore vissuto tragicamente in prima persona. Segnata dalla terribile esperienza, provata più volte, del manicomio, vissuta “come una discesa agli inferi”, la poetessa ha saputo cantare con grande intensità la propria sofferenza con uno sguardo verso gli esclusi dando loro voce e valore. La risalita, le ricadute, il rientro nella vita hanno portato con sé le lacerazioni e il senso di una perdita che la poetessa ha misurato nella differenza tra “la vita vissuta e la vita sognata”. Le ambizioni spezzate, il desiderio di un’istruzione, di una vita amorosa, di una piena maternità, hanno segnato la vita inimitabile di questa poetessa, che pur tormentata da ossessioni e deliri non si è mai piegata alla malattia e non ha mai rinunciato alla propria vocazione poetica, sentita co

Non sono una psichiatra e neanche una psicologa, ma…

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Non sono una psichiatra e neanche una psicologa, fino all’anno scorso non conoscevo neanche cosa fosse la malattia mentale. Ma poi un giorno ho avuto un momento di grande difficoltà: volevo spegnere la mia vita. Ho provato a spezzare il lungo filo di dolore che da anni e anni portavo nel mio cuore nell’unico modo che mi venne in mente. Probabilmente è proprio in questa fase della malattia, nella quale mi sono trovata sprofondata in un abisso di angoscia, che nella mia testa si è come accesa una fiamma di speranza, dovevo capire e lottare. Sorridendo, mi venne in mente che quando ero giovane avevo fatto un tuffo da uno scoglio molto alto, mi ero tuffata ma nel risalire mille emozioni inondavano la mia mente, paura di non riuscire a risalire, paura di morire, continuavo a sbattere i piedi per cercare di raggiungere la riva il più velocemente possibile. Poi finalmente arrivai alla superficie del mare e vidi il cielo, i miei amici che ridevano e applaudivano, ecco avevo ra

Che cos’ è la recovery? Ha lo stesso significato di guarigione dalla malattia mentale?

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Il verbo inglese “recovery” significa riaversi, riprendersi, recuperarsi. E’ un processo o un percorso che si compie. Non vi è nessuna parola nel vocabolario italiano che abbracci in un lampo l’ampiezza dei significati possibili del termine inglese. In italiano “guarigione” rimanda  a un concetto forse  ancora troppo medico, molto vicino a quello di “remissione”: attenuazione o scomparsa dei sintomi di una malattia. Benché la guarigione rappresenti la più alta aspirazione di coloro che soffrono di questa malattia, essa sembra fuorviante, anche perché di fatto non è dimostrata alcuna lesione biologica o alterazione anatomica. Guarigione richiama alla mente soprattutto un esito finale, un accadere biologico. Recovery, invece, non significa guarigione clinica bensì il viaggio compiuto da  ciascuno nel costruirsi una vita al di là della malattia. Significa presa di coscienza di sé e dei propri problemi, soprattutto dei propri obiettivi di esistenza. Il tema dell’ide